Sant'Alfonso Maria dè Liguori
Le dodici regole morali dell'avvocato Alfonso de Liguori*
- Non bisogna accettare mai cause ingiuste, perché sono perniciose per la coscìenza e pel decoro.
- Non bisogna difendere una causa con mezzi illeciti e ingiusti.
- Non si deve aggravare il cliente di spese indoverose, altrimenti resta all'avvocato l'obbligo
della restituzione.
- Le cause dei clienti si devono trattare con quell'lmpegno con cui si trattano le cause proprie.
- E' necessario lo studio dei processi per dedurne gli argomenti validi alla difesa della causa.
- La dilazione e la trascuratezza negli avvocati spesso dannifica i clienti, e si devono rifare i danni, altrimenti si pecca contro la giustizia.
- L'avvocato deve implorare da Dio l'aiuto nella difesa, perché Iddio è il primo protettore della giustizia.
- Non é lodevole un avvocato che accetta molte cause superiori a' suoi talenti, alle sue forze, e al tempo, che spesso gli mancherà per prepararsi alla difesa.
- La giustizia e l'onestà non devono mai separarsi dagli avvocati cattolici, anzi si devono sempre custodire come la pupilla degli occhi.
- Un avvocato che perde una causa per sua negligenza, si carica dell'obbligazione di rifar tutti i danni al suo cliente.
- Nel difender le cause bisogna essere veridico, sincero, rispettoso e ragionato.
- I requisiti di un avvocato sono la scienza, la diligenza, la verità, la fedeltà e la giustizia.
* Degli obblighi de' giudici, avvocati, accusatori e rei - Alfonso de Liguori - Sellerio editore Palermo - 1998